Capitolo 6 Medicina Tradizionale
A parte i messaggi di lavoro, non c’erano messaggi, né chiamate perse da Cecilia. Per tutto il giorno, non aveva provato a scusarsi nemmeno una volta.
"Voglio vedere quanto tempo riesci a resistere!"
Nathaniel gettò da parte il suo telefono, si alzò e si diresse verso la cucina.
Aprendo il frigorifero, rimase molto sorpreso. Al suo interno, oltre al cibo, c'erano ammassati ogni tipo di medicina tradizionale.
Prese un pacchetto a caso e vide l'etichetta: Cinque pacchetti al giorno, specifici per il trattamento dell'infertilità.
Infertilità...
Nathaniel riusciva a sentire l'aroma sgradevole delle erbe da fuori e ora, ricordando l'odore di medicinale che Cecilia emanava sempre, ora capì la sua origine.
Rise dentro di lui, loro due non avevano mai passato del tempo in intimità, quindi poteva prendere tutte le medicine che voleva, ma non sarebbe mai rimasta incinta.
Rimise la medicina al suo posto. Forse ora aveva capito che motivo c’era dietro a quel capriccio di Cecilia, e improvvisamente si sentì più leggero.
Tornò in camera da letto, per riposare. Ora che non c’era più Cecilia in giro, poteva girare liberamente, senza doversi impegnare per evitarla.
Nathaniel cadde in un sonno profondo. Il giorno seguente aveva in programma di incontrare il suo amico Zachary per una partita a golf, perciò, presto al mattino, andò a prendere una tuta da ginnastica nell’armadio.
Dopo essersi cambiato, entrò nel soggiorno, e automaticamente, gli venne da avvisare Cecilia, che non sarebbe tornato a casa.
"Oggi..."
Aveva appena aperto la bocca quando si ricordò - non aveva più bisogno di informarla.
Al campo da golf, Nathaniel era di ottimo umore. La sua tuta da ginnastica bianca stava bene con il suo viso freddo e bello e gli donava un aspetto più morbido. In piedi sul campo, sembrava quasi una star del cinema. Con un solo colpo, la palla atterrò direttamente in buca.
Zachary, che stava in piedi nelle vicinanze, lo elogiò.
"Nathaniel, oggi sei in forma! Hai ricevuto una buona notizia, e non la vuoi condividere con noi?"
La notizia che Cecilia voleva il divorzio da Nathaniel si era già diffusa, quindi, anche Zachary ne era già a conoscenza. Voleva solo sentirselo dire direttamente da Nathaniel, così da poter chiamare Stella, che era fuori ad aspettare di unirsi a loro.
Nathaniel prese un sorso d'acqua e rispose, con una certa non curanza: "Niente di che, mi sto solo preparando per il divorzio con Cecilia."
Sentendolo con le sue orecchie, Zachary non poté fare a meno di sorprendersi.
Come amico di Nathaniel, conosceva troppo bene Cecilia, lei era una manipolatrice, calcolava con precisione ogni sua mossa, e si aggrappava a Nathaniel per tutte le cose di valore.
Se avessero dovuto divorziare, lo avrebbero fatto molto tempo fa. Come è possibile che abbiano trascinato la questione per più di tre anni?
"E lei ha accettato?" chiese.
Gli occhi di Nathaniel si scurirono leggermente: "È stata lei a propormelo."
Zachary rise: "Sta sicuramente facendo la difficile, ne ho viste di donne come lei in passato."
Dopo averlo detto, sorrise a Nathaniel: "Nathaniel, ho una sorpresa per te oggi."
Nathaniel sembrava perplesso.
Zachary mandò un messaggio a Stella. E a breve, Nathaniel la vide arrivare in lontananza, vestita con un elegante abito da ginnastica rosa, che gli faceva cenni giocosi.
Non ci mise molto a raggiungere i due uomini.
Zachary ebbe il buon senso di lasciarli soli: "Vi lascio a chiacchierare, non voglio fare la ruota di scorta."
Dopo che Zachary se ne fu andato, Stella propose a Nathaniel di andare a fare una passeggiata. Non lontano dal campo da golf, c'era l'università dove avevano studiato entrambi.
Stella sapeva bene come conquistare un uomo, quindi non nominò Cecilia, ma lo riportò ai ricordi felici del passato che avevano condiviso.
"Nathaniel, questo sentiero te lo ricordi? Quando stavamo insieme passavamo sempre di qui, allora, mi tenevi per mano e dicevi che l'avremmo percorso insieme per sempre."
Mentre parlava, Stella si fermò e allungò la sua mano sottile verso Nathaniel.
"Nathaniel, mi terrai per mano e camminerai al mio fianco?"
Quando la sua mano sfiorò quella di Nathaniel, lui la ritrasse istintivamente, lasciando Stella a bocca aperta.
L'espressione di Nathaniel rimase indifferente: "Non ricordo nulla del passato."
Studiare, innamorarsi, sposarsi, lavorare...
Per Nathaniel, questi erano solo traguardi nella vita, non diversi dalla lista di compiti che spuntava ogni giorno al lavoro, nessuno aveva un significato reale.
Anche il suo primo amore non valeva molto di più.
Gli occhi di Stella si riempirono di lacrime. "Ce l’hai ancora con me? Prima, non mi hanno lasciato altra scelta. Io non volevo lasciarti. Ti amo. Ti amo tanto. Non sai com’è stato brutto vivere da sola per tutti questi anni, sono sopravvissuta solo grazie ai ricordi dei giorni passati con te. Volevo essere migliore, diventare alla tua altezza."
Sentendo questo, Nathaniel aggrottò leggermente la fronte.
"Sono già sposato."
"Lo so. Ma lei vuole il divorzio," interruppe rapidamente Stella. "Le sarò sempre grata per averti lasciato andare."
Le lacrime scorrevano sul viso di Stella mentre si aggrappava alla vita di Nathaniel.
"Lo sai quanto odio Cecilia? Veramente la odio! Se non fosse per lei, non ci saremmo dovuti separare per così tanto tempo."
Forse alcune persone erano smemorate di natura. Stella sembrava aver dimenticato che era stata lei per prima a rompere con Nathaniel per prima, solo dopo che Nathaniel si era fidanzato con Cecilia.
Cecilia, Cecilia...
La mente di Nathaniel lo riportò involontariamente all'immagine del suo viso gentile e sereno.
Ricordò quando suo padre morì, tra le lacrime lo aveva guardato negli occhi e gli aveva chiesto: "Nathaniel, mi abbracci?"
Proprio in quel periodo, suo fratello Magnus aveva appena rotto tutti i loro termini di fidanzamento, rubando tutto il denaro e le risorse che Nathaniel aveva dato alla famiglia Smith.
Così, Nathaniel aveva lasciato Cecilia lì da sola, senza offrirle alcun conforto.
L'immagine della sua espressione triste gli rimase in testa, e inconsciamente, allontanò Stella da lui.
Ancora aggrappata a lui, Stella stava per dire qualcosa quando all’improvviso comparve Zachary, e lei si girò per asciugarsi le lacrime. Nonostante avesse notato che qualcosa non andava, Zachary doveva consegnare dei documenti a Nathaniel.
"Nathaniel, dai un'occhiata."
Nathaniel prese i documenti e li aprì per trovare un accordo di trasferimento di proprietà.
Zachary poi aggiunse: "L'avvocato di Cecilia ha mandato questi documenti, è una sorta di risarcimento, per questi tre anni di matrimonio."
Risarcimento?
Zachary si aspettava che sarebbe stata Cecilia a chiedere un risarcimento a Nathaniel, motivo per cui era corso a dirglielo. Tuttavia, quando Nathaniel aprì il file, vide che in realtà era Cecilia a trasferire gli attivi a lui.
Era incredulo.
Tuttavia, quando vide l'ultimo trasferimento, che era di un importo di cento milioni, lo trovò ridicolo.
Cecilia cosa si è presa da me?
"Cento milioni? Pensa che la cifra sia sufficiente per farle lasciare la famiglia Smith? Per essere perdonata?" Nathaniel rise di fronte a Zachary e Stella senza esitazione.
Zachary, che aveva appena capito cosa stava succedendo, rise anche lui: "La piccola sorda ha sempre fatto la parte dell'innocente, ma ora scopriamo che ha tenuto nascosti cento milioni per tutto questo tempo. Quello stupido di suo fratello, per non parlare di quell’avida di sua madre, ne sono a conoscenza?"
Nel frattempo, Stella osservava Nathaniel e Zachary prendere in giro Cecilia.
Si era sempre preoccupata che, dopo tre anni di matrimonio, inevitabilmente Nathaniel avesse sviluppato dei sentimenti per Cecilia, ma a quanto pare le sue paure fossero infondate. Non importa per quanto tempo siano stati sposati, che siano tre anni, o una vita intera, Nathaniel è un uomo eccezionale e non si sarebbe mai innamorato di una così noiosa come Cecilia. Non è nemmeno degna di essere la mia rivale.
Nel frattempo, nella stanza scarsamente illuminata di un motel, Cecilia aprì lentamente i suoi occhi annebbiati, la testa le pulsava. Il silenzio intorno a lei era assordante.
Continuava a peggiorare.