Capitolo 1 Destino tra le Ombre al Chiaro di Luna
Le notti estive a Falindale erano insopportabilmente afose, con l’aria che sembrava ardere, alimentando un’inquietudine irrequieta.
Dopo le lezioni serali a scuola, Tessa Sinclair, come sempre, aspettava che la maggior parte dei suoi compagni se ne fosse andata prima di tornare a casa in bicicletta. Sceglieva un vicolo appartato, una scorciatoia che le faceva risparmiare più di venti minuti, nonostante la sua solitudine.
Tuttavia, prima di poter uscire dal vicolo, il suo naso sensibile percepì subito un odore inconfondibile e pungente di sangue.
Non era un odore che le fosse estraneo. Mentre un’altra giovane lupa adolescente sarebbe probabilmente fuggita in preda al panico, Tessa continuò a pedalare con calma.
Infatti, cinque minuti dopo, si imbatté in una feroce battaglia nel cuore del vicolo.
Davanti a lei, un gruppo di almeno una dozzina di lupi mannari imponenti e muscolosi, carichi di brutalità, circondava un uomo dalla presenza straordinaria.
Quei lupi, con i muscoli tesi e gli occhi che brillavano di ferocia, ringhiavano profondamente, i loro volti minacciosi illuminati dalla luce lunare.
L’uomo al centro del cerchio era coperto di sangue, ma stava ancora resistendo valorosamente ai loro attacchi.
Tessa, però, capì subito che era gravemente ferito—non avrebbe resistito ancora a lungo.
Che seccatura.
Con un piede a terra e l’altro sul pedale della bici, una mano infilata nella tasca della divisa e l’altra appoggiata con leggerezza sul manubrio, Tessa fischiò acutamente, attirando l’attenzione di tutti.
Il suono fece fermare entrambe le fazioni, che si voltarono verso di lei.
Così Tessa poté vedere chiaramente chi fosse l’uomo ferito.
Era Landon Thorne, l’alfa del Branco Nightshade, il branco di lupi mannari più potente del continente di Montedra.
Ma il Branco Nightshade aveva sede a Navoris—cosa ci faceva Landon, il loro alfa, in un posto sperduto come Falindale?
“A meno che tu non abbia voglia di morire, vattene subito!” ringhiò il capo dei lupi, liquidandola chiaramente come una giovane lupa ancora non risvegliata.
Tessa aggrottò le sopracciglia, un lampo di irritazione negli occhi.
“Mi state bloccando la strada,” rispose con tono piatto.
“Vuoi forse morire?” sbottò il capo, ormai al limite della pazienza. Avevano atteso il momento perfetto per colpire Landon mentre era solo.
Avvelenato e incapace di trasformarsi, Landon era vulnerabile. Era la loro occasione migliore per eliminarlo, e non potevano permettersi distrazioni.
Con un cenno deciso del capo, due lupi si lanciarono subito verso Tessa.
Ma prima che potessero raggiungerla, Tessa posò anche l’altro piede sul pedale e si lanciò contro il branco, caricando a tutta velocità.
In un attimo, la sua bici colpì in pieno uno dei lupi, scaraventandolo a terra.
Sfruttando lo slancio, Tessa si sollevò dal sellino, fece una capriola in aria e atterrò con un doppio calcio dritto sul volto di un altro lupo.
Il capo ringhiò furioso vedendo la ragazza attaccare i suoi uomini.
“Uccideteli entrambi!” ordinò. Il tempo stringeva. Se fossero arrivati i rinforzi del Branco Nightshade, avrebbero perso per sempre la possibilità di eliminare Landon.
Landon, pur aggrappandosi a fatica alla coscienza, si costrinse a reagire. Era l’alfa del Branco Nightshade; non poteva permettersi di morire lì.
Tessa non aveva intenzione di trattenersi. Voleva solo dare una lezione a quei lupi e andarsene.
Ma passando accanto a Landon, i loro sguardi si incrociarono per un istante.
All’improvviso, il cuore di Tessa iniziò a battere all’impazzata.
Nello stesso momento, quando gli occhi di Landon incontrarono i suoi, una sensazione ardente e travolgente gli esplose nel petto, propagandosi come un incendio.
Sembrava che ogni cellula del suo corpo prendesse fuoco, riempiendolo di nuova forza e passione. Non riusciva più a vedere o sentire altro—il suo mondo si era ristretto solo a lei.
“Compagna…” mormorò, la parola sfuggendogli dalle labbra come un istinto.