Capitolo 279 Un grido a Lucia
Più tardi quella notte, Gale si trovava alla sua finestra, il suo pigiama bianco armonizzava con la luce della luna che inondava la stanza. Le stelle sembravano così vicine che sentiva di poterle afferrare se avesse provato.
Lasciò vagare lo sguardo nel cortile sottostante. Tutto sembrava magico: il verde lussureggiante, i fiori vibranti e la superficie vetrata della piscina che rifletteva il cielo notturno. Il giardino di rocce accanto al piccolo ponte era perfetto, con colorati koi che nuotavano pigramente sotto. L'intera scena irradiava pace ed eleganza.
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