Capitolo 6 Vivere Insieme Ufficialmente
"Non è niente," balbettò Vivian. Nascondendo la scatola dietro la schiena, aggiunse: "È dello stesso colore del tuo. Ehm...Sto male, ho un terribile mal di stomaco. Devo correre in bagno!"
Senza aspettare una risposta, fuggì verso il bagno più vicino. Appena arrivata in bagno, si sedette sul coperchio del water e sollevò con cura di nuovo il coperchio della scatola. Mentre i regali per Sarah e gli altri erano stati delle sciarpe di seta, nella sua scatola c'erano un mazzo di chiavi. Le stava ancora fissando sbalordita, quando ricevette un messaggio in cui Finnick le aveva inviato il suo indirizzo di casa, che inoltre si trovava nel quartiere più ricco e pieno di ville di Sunshine City.
Il suo indirizzo e un mazzo di chiavi, allora era proprio serio riguardo al vivere insieme? Immagino che non ci sia niente di male; alla fine, per la legge siamo sposati l'uno con l'altro. È normale andare a vivere insieme...
Poco dopo, uscì dal bagno e tornò in redazione con Sarah e gli altri. Avevano fatto diverse foto molto ben riuscite di Finnick durante quell'intervista. Tuttavia, non osavano pubblicarla senza il suo consenso. Pertanto, il caporedattore chiamò per chiedere a Finnick se potessero pubblicarle. Per il caporedattore era solo un tentativo, non si aspettava affatto che dicesse di sì. Dopotutto, il presidente del Gruppo Finnor è sempre stato nascosto nell'ombra, accettare un'intervista era già un grande passo da parte sua. Invece, sorprendendo di tutti, Finnick aveva effettivamente acconsentito! La notizia fece subito il giro della redazione e tutti ne parlavano con gioia.
"Accidenti! Il presidente del Gruppo Finnor ci permette di pubblicare la sua foto? Sembra che diventeremo famosi!"
"Veloce, veloce! Mostraci la sua foto! È davvero così bello come dice Sarah?"
Prima, Vivian e gli altri non avevano osato mostrare le foto di Finnick senza il suo consenso. Ora che aveva dato loro il permesso di usare le sue foto, le mostrarono al pubblico, per la gioai di tutte le donne nella compagnia di riviste, che alla vista del presidente del Gruppo Finnor urlarono e gridarono come pazze.
"Accidenti! È così bello! Sarah, il modo in cui lo hai descritto non gli rende affatto giustizia!"
"Sì! Nessuna celebrità può paragonarsi a lui! Proprio nessuna!"
"Ehi, perché la sedia del signor Norton è così strana? Assomiglia un po'... a una sedia a rotelle?"
Qualcuno aveva finalmente notato la sedia a rotelle su cui sedeva Finnick, e presto calò un silenzio tra di loro. Sarah parlò ad alta voce: "Sì, il signor Norton è su una sedia a rotelle. E allora? È bello e ricco sfondato. Per me, questo lo rende comunque un Principe Azzurro!"
Tutte le altre donne concordarono fervorosamente, suscitando gelosia nei loro colleghi maschi. Gli uomini lo derisero e fecero commenti sprezzanti: "A chi importa se è ricco e bello? Sai che quasi l’ottanta per cento degli uomini in sedia a rotelle non possono più 'performare'?"
"Esatto! Non hai detto che è già sposato? La sua povera moglie probabilmente dovrà rimanere celibe per il resto della sua vita."
Ehm, ehm, ehm!
Tossiva Vivian, che aveva ascoltato silenziosamente le loro chiacchiere mentre stava bevendo dell’acqua. Per poco non sputò quasi tutto il bicchiere, l’acqua le era andata storta e iniziò a tossire violentemente. Una delle sue colleghe si avvicinò a darle dei colpetti sulla schiena: "Vivian, che succede? Il fascino del signor Norton ti ha dato alla testa? Sembra che sia troppo anche per la nostra sempre calma Vivian, eh?"
"Sì, è vero!" intervenne Sarah, "Avreste dovuto vederla poco fa durante l'intervista. Era così nervosa!"
Soffrendo leggermente, Vivian protestò: "Ehi, non dite bugie! Non ero io quella che squittiva e gli moriva dietro come una ragazzina."
"Come avrei potuto non farlo?" Sarah si accarezzava le guance mentre i suoi occhi era pieni di ammirazione per lui. "È semplicemente troppo perfetto! Se non fosse per le sue gambe paralizzate, sarebbe il classico presidente maschile, protagonista di tutti i romanzi romantici!"
Era chiaro che le donne stavano completamente ignorando i commenti sprezzanti dei loro colleghi maschi.
Nei giorni successivi, tutti in redazione erano stati molto impegnati a lavorare all'articolo su Finnick, erano tutti di buon umore mentre si dedicavano al loro lavoro con molto entusiasmo. Finalmente, era arrivato il fine settimana e Vivian era completamente esausta per la settimana frenetica. Tuttavia, non aveva ancora avuto tempo di riposare, purtroppo. Prima, aveva dovuto prendersi qualche ora per andare a trovare sua madre in ospedale, dopo di che, tornò a casa per fare le valigie per trasferirsi a casa di Finnick.
Era preoccupata di trascinare troppo la situazione, non voleva dargli l’impressione di essere una persona falsa, che non si impegna nel loro "rapporto".
Come aveva immaginato, la villa di Finnick era enorme, esteticamente il design della villa era improntato sull’architettura di metà secolo. Non aveva molti maggiordomi a casa, solo una coppia anziana: Liam e Molly. Liam aiutò Vivian a portare i bagagli nella camera da letto principale al secondo piano, l'interno era di un design semplice ma moderno. Aprì l'armadio, notando che metà era piena di abiti da uomo, mentre l'altra metà era vuota.
Capì. Lei e Finnick avrebbero dormito nella stessa stanza. Non ci trovava nulla di male, visto che erano sposati, e allora iniziò a riempire l’armadio in maniera ordinata. Quando finì di disfare le valigie, era già sera e Finnick non era ancora rientrato. Per cena le venne preparato un piatto di spaghetti da Molly. Quando finì, tornò in camera da letto per fare una doccia. Una volta finita la doccia, cercò allungò la mano per prendere l’asciugamano, ma si accorse che aver dimenticato di portarne uno con sé. Si arrabbiò con se stessa e indecisa rimase a lungo indecisa sul come risolvere la situazione. Alla fine, aprì leggermente la porta del bagno per sbirciare fuori. Vedendo che non c'era nessuno nella stanza, Vivian uscì e corse verso l'armadio. L'acqua gocciolava dal suo corpo bagnato, cadendo a terra. Proprio mentre stava cercando un asciugamano nell'armadio, sentì il rumore di una porta aprirsi alle sue spalle. Fece un salto indietro per lo shock, vedendo che Finnick stava entrando nella stanza sulla sua sedia a rotelle.
L'uomo era visibilmente stupito di vederla, evidentemente non si aspettava che la sua nuova moglie fosse così audace da accoglierlo in casa in modo così... provocante. Vivian si bloccò sul posto, la sua mente si era svuotata per un attimo e quando il suo cervello tornò in funzione, emise un urlo acuto e iniziò a correre verso il bagno. Sfortunatamente per lei, il pavimento era pieno di acqua e perciò molto scivoloso e fini per scivolare e cadere in avanti.
"Attenta!"
Finnick aveva un’espressione preoccupata, mentre si spostava rapidamente con la sedia a rotelle per afferrarla. Fortunatamente, arrivò giusto in tempo, così lei gli cadde direttamente in braccio, e lui finì per sfiorarle il corpo morbido e bagnato con le dita. Si fermò sorpreso e abbassando lo sguardo, osservò le due macchie rosse brillanti sulle sue guance. Anche se Vivian non era una bellezza prorompente, i suoi lineamenti erano delicati e fini; era il tipo di donna che più a lungo la si guardava, più diventava bella.
E questo momento era uno di quelli. Non aveva un filo di trucco in viso, mentre i suoi capelli umidi erano raccolti dietro le orecchie. Gocce d'acqua scivolavano lungo i suoi capelli setosi, scendendo, oltre le sue evidenti clavicole e lungo le curve della sua figura minuta. Finnick deglutì, sentendosi improvvisamente la gola secca, mentre i suoi occhi si scurivano considerevolmente. Finalmente, raddrizzandosi, Vivian alzò la testa e incrociò lo sguardo ardente dell'uomo.
Non era una ragazza innocente. Sapeva cosa significava lo sguardo nei suoi occhi.
Oh no!
"Scusa..." cercò immediatamente di rimettersi in piedi. Mentre tentava di alzarsi, le mani le caddero sulle gambe di Finnick.