Capitolo 4574 Intrappolato per sempre
La cella della prigione era un incubo in sé. Radici contorte e nodose di alberi serpeggiavano attraverso ogni crepa, i loro sinistri tentacoli strisciavano lungo le pareti, aumentando ulteriormente l'atmosfera soffocante e umida. Il luogo puzzava di decadenza e disperazione. Non era una sorpresa che Ezio sembrasse così sconfitto: questo ambiente era l'antitesi della coltivazione.
Jared si trovava sulla soglia della cella e immediatamente poteva sentire l'atmosfera opprimente. Non riusciva a percepire alcuna traccia di energia spirituale nell'aria. Peggio ancora, c'era una forza inquietante, quasi invisibile, che tirava la sua energia. Era come se la stessa prigione stesse succhiando via il suo potere spirituale e più rimaneva, più si sentiva debole.
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